ALBERTONE, Il Principino che incantò Torbellamonaca

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albertomio
icon12  view post Posted on 30/8/2007, 09:47




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da il romanista
:wub: :wub: :wub:
 
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lovedaniele16
view post Posted on 30/8/2007, 10:59




mado ke bello grazieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
 
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VaLeLuPaKkIoTtA89
view post Posted on 30/8/2007, 11:49




stupendo...:wub: :wub:


Titolare nella Supercoppa vinta in casa dei Campioni
d’Italia, titolare in Nazionale, per la prima volta e facendo
segnare l’unico gol degli azzurri, titolare nell’esordio
in campionato, da migliore in campo e non solo per
quel siluro che ha affondato le speranze di rimonta dei rosanero
padroni di casa. L’esplosione definitiva di Alberto Aquilani
è ormai arrivata, a ventitre anni compiuti da poco, con
un campionato di ritardo dovuto alla lunga serie di infortuni
che gli hanno fatto buttare una stagione iniziata con due
gol a San Siro in poco più di mezz’ora. Oggi tutta Italia si è
accorta delle sue qualità, ma a Trigoria sapevano da sempre
che avevano tra le mani un predestinato. Dal 2000 le aspettative
che lo circondavano erano diventate di dominio pubblico,
quando Capello, nel compilare la lista dei convocati per
Kapfenberg, insieme a tre nuovi acquisti del calibro di Batistuta,
Emerson e Samuel, mise anche il nome di quel ragazzino
che era diventato sedicenne solamente da pochi giorni.
Un privilegio riservato a pochissimi eletti –
Daniele De Rossi, che pure è più grande di lui,
in ritiro con i grandi ha cominciato a andarci solamente
l’anno dopo – una delle prove che Aquilani,
negli anni del settore giovanile, veniva considerato il
talento più importante d’Italia.
L’altra prova (indiretta) la fornirono nel 2001 Arsenal e
Chelsea, che si erano messe in testa di rifare la squadra andando
a fare la spesa nei settori giovanili altrui, senza chiedere
il permesso ma presentandosi con un mucchio di zeri
nei contratti. Fabregas ha accettato, con tutto che al Barcellona
non doveva certo passarsela male, Aquilani no, e la scelta
non è stata facile, visto che non c’era alcuna garanzia che
gloria e soldi sarebbero arrivati lo stesso, solo il talento fuori
dal comune di un ragazzo di sedici anni che vedeva il gioco
come un adulto, e faceva viaggiare il pallone con una precisione
e un’eleganza che avevano che avevano in pochi, e
che gli fruttò anni di paragoni con Giuseppe Giannini. Alle
sterline la Roma rispose con le promesse, ma per fortuna la
famiglia, che a quell’età deve controfirmare ogni documento,
non ha mai avuto problemi economici, ed ha potuto rifiutare
senza troppi rimpianti il contratto proposto da Liam
Brady.
L’Arsenal ci ha riprovato pure quest’estate, dopo averlo
rivisto all’opera nell’Europeo under 21, in cui il talento di
Montesacro è stato votato nella top 11 della manifestazione:
questa volta il consenso accessorio che serviva era quello della
Roma, che nel frattempo lo ha messo sotto contratto, ma
la società giallorossa non ha neppure voluto sentirne parlare.
Stesso atteggiamento tenuto con il Palermo, che lo aveva
seguito negli anni passati, quando la società giallorossa
doveva sistemare alcune vecchie pendenze risalenti al periodo
in cui il club rosanero fu ceduto da Sensi a Zamparini, con
la Fiorentina, che tirava fuori il suo nome non appena qualcuno
provava ad accostare alla Roma Pazzini. Lui e Aquilani
vinsero insieme il campionato Europeo under 19, con Chiellini,
Lodi, Ferronetti, Potenza, Padoin e Palladino. Era il
2003, quello rimane tutt’ora l’unico titolo vinto dall’Italia in
una categoria diversa dall’under 21, non a caso da una generazione
considerata tra le più ricche di talento degli ultimi
anni. Della classe 1984, da quando era adolescente, il regista
della Roma viene considerato l’elemento di maggior prospettiva.
Sono passati sette anni, il ciclo con la Primavera,
una stagione in B con la Triestina, la gavetta nell’anno dei
cinque allenatori e i cinque mesi senza calcio della scorsa stagione,
ma a conti fatti da allora non è cambiato nulla.
Gli anni alla Spes Montesacro, l’incontro con Capitan Futuro, poi l’arrivo a Trigoria. A un prezzo stracciato
C'erano una volta Principati lastricati di casinò, yacht,
belle donne, tasse non pagate e dolce vita. E altri dove la
nonna andava in giro con il carrello per la spesa, le auto
venivano ingoiate dall’asfalto, il popolo pagava la bolletta della
Sip. Vita comune. Un Principato fatto di pozzolana, gradinate di cemento
e scarpini che taccavanosugli spogliatoi. Là, di fronte agli
studi della Rai, quartiere Talenti o poco ci manca, quello era il Principato
di Aquilani: «Alberto era un predestinato. Sapevamo che sarebbe
diventato un campione. Me lo disse anche Bruno Conti,
quando lo portò alla Roma».
Alberto Tanzilli, stagioni passate a seminare palloni, tra cadute
e risalite, era ed è il presidente della Spes Montesacro. Cento anni
di storia nel 2008. Nel quartiere, la sua, è una società di dilettanti
conosciuta da tutti. Alberto Aquilani è cresciuto lì. Campo, nemmeno
a dirlo, “Montesacro”, scuola calcio fino alla categoria Esordienti,
fascia di capitano, mentalità da leader, cuore da fuoriclasse:
’ C
«Come no. In campo era il regista di una squadra non eccelsa. Era
la luce per i compagni. Anche a dieci anni Alberto giocava in mezzo
al campo, dispensava idee, reggeva da solo il gruppo. Era scritto
che sarebbe diventato Aquilani». Pulcini, Esordienti, alla Spes
Montesacro Alberto ha giocato fino al 1995. Quando Bruno Conti
se lo portò via: «Avevamo un accordo con la Roma – ricorda Tanzilli
– ogni anno davamo uno o due calciatori alla società giallorossa
». Quando si trattò di scegliere chi inviare a Trigoria, il presidente
non ebbe dubbi: «Il merito fu del mio ds dell’epoca, Franco Cocco
e del tecnico che lo aveva “allevato”, Marco Moretti. Furono loro
a dirmi “Alberto, quel ragazzo merita, dàllo subito alla Roma”».
Costo dell’operazione: cinquemila euro. Dieci milioni di lire.
Spiega Tanzilli: «Già. Nel calcio giovanile si chiama “premio di preparazione”.
Viene pagato dal club professionista alla società dilettante
che cresce il ragazzo. All’epoca, era di dieci milioni di lire.
Conti mi promise: “Se l’anno dopo lo confermiamo, ti faccio avere
quei soldi”. Naturalmente, la stagione successiva incassammo l’assegno
». La Roma, in realtà, andò a colpo sicuro: «Conti usò queste
parole per descrivere il talento di Alberto: “Questo non può non diventare
un grande calciatore. Se mi sbaglio, cambio mestiere”».
Pochi giorni dopo avere appeso gli scarpini della Spes Montesacro
al chiodo, per infilarsi quelli romanisti, Aquilani decise di passare
uno scorcio d’estate nell’accademia di calcio che lo stesso Conti dirigeva
a Nettuno: «Era un impegno che Alberto voleva onorare, nonostante
avrebbe avuto, poco tempo dopo, l’opportunità di conoscere
Conti direttamente a Trigoria». E lì, in quello stage sulla Pontina
tra mare, sole e cuoio, che Aquilani conobbe una persona speciale:
«Daniele De Rossi. Alberto era dell’84, Daniele dell’83. Ma negli
stage i ragazzi si allenano a squadre miste. Per questo, Aquilani
e De Rossi si trovarono insieme». Per la prima volta, anni prima
che i due si ritrovassero nella Primavera, Capitan Futuro e Alberto
uno accanto all’altro. Dal Principato di Montesacro al regno di
Trigoria, dalla terra battuta al Barbera e champagne, dagli studi
della Rai al palcoscenico della Sud. Romanisti, vi raccontiamo
una favola: c’era una volta Il Principino. Che è diventato Re.
(1 - continua)

__._,_.___
 
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nikylove89
view post Posted on 30/8/2007, 18:20




bellooo!!;)
 
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la-principina-der-principino
view post Posted on 31/8/2007, 17:21




Grandioso... L'avevo già letto ma è uno splendido articolo!
 
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Alberto4ever
icon1  view post Posted on 8/9/2007, 22:23




bellissimo... grazieeeee... è stupendo.. ho il sorriso fino agli occhi !!! :D
 
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*billina kaulitz*
view post Posted on 23/9/2007, 16:23




amore ke bello!!!io abito a tor bella!!!!!XD
 
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fedemexessina
view post Posted on 23/9/2007, 16:38




ma il 2 della storia di alberto..nn lo ha nessuno??? avete il 1° pezzo (messo da vale...) il 3 (messo da albertomio...) e il 2?? io a casa ho sl il numero 1...grazie per il 3!!!! se ce lo avete per favore mettete il 2!!

cmq....articoli spettacolariii!!! bello mio...te vojo da morì! 6 er mejo..6 l' amore della mia vita!!!! regà...un bacio pure a voi..ovviamente!!
 
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Little Princess93
view post Posted on 23/9/2007, 21:32




grz mille!!io avevo sl la prima parte...grz 1000!!baci
 
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tottina94
view post Posted on 10/11/2007, 21:45




io abito vicino torbella!
 
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sery-94
view post Posted on 28/1/2008, 19:32




uniko cm sei immenso qnd vuoi...grz d esistere !!!!!!! :woot:
 
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aquilanettina
view post Posted on 30/1/2008, 12:03




anke mia zia sta a torbella....wowo wowo
 
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ALBERTiNO.8
view post Posted on 24/2/2009, 18:40




che bellooo :wub:
anch'io abito vicino torbella xD
 
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ALBERTiNO. 8
view post Posted on 27/2/2009, 15:46




Questo articolo è davvero bellissimo :wub:

quando l'ho letto nn potevo crederci ..
magari io ero a casa a giocare senza sapere che l'amore della mia vita era a 2 kilometri da casa mia che segnava il suo Primo gol!
 
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finleuzza4ever
view post Posted on 28/2/2009, 12:40




oddio raga, mi è venuta la pella d'oca a me!
k spettacolo, ha il sangue da principino e da giallorosso k gli scorre nelle vene da smp!
e noi nn possiamo k essergliene grati!
sei il mio orgoglio principino... il re!
 
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17 replies since 30/8/2007, 09:47   2343 views
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